Il progetto
Lo spettacolo affronta il tema dell’emigrazione narrando le vicende di un povero minatore di Meano, che nel 1877 emigrò in Brasile insieme alla sua e ad altre numerose famiglie trentine.
Si tratta di una storia vera, ricostruita su documenti originali e che consente di analizzare il travaglio di chi ha dovuto decidere, per disperazione, di abbandonare alle spalle quel poco che possedeva per andare incontro ad un futuro denso di incognite e di speranze.
Dunque, un teatro della memoria dal quale far trasparire soprattutto l’immenso coraggio e la straordinaria dignità con cui questa gente trentina seppe affrontare una scelta così forte e traumatica.
Quello che proponiamo è un passo indietro, un ricordare come e chi siamo stati, aiutati in questo dai canti, dalle musiche e dai racconti di chi è partito.
Lo spettacolo è un continuo alternarsi dei racconti dei protagonisti della storia, con i canti e le musiche popolari che una formazione di sei musicisti esegue dal vivo per creare la giusta atmosfera ed un particolare coinvolgimento emotivo da parte del pubblico.
La scena è volutamente molto scarna e grazie a pochi elementi, si è cercato di ricostruire il clima semplice di un ambiente d’altri tempi.
I personaggi e gli interpreti
Riccardo Camertoni, nel ruolo dell’attore
Massimiliano Olivieri, nel ruolo di Bortolo Vitti
Ivana Saltori, nel ruolo di Marietta, sua moglie
Nicola Merci, nel ruolo di Angelo, il primogenito
Irene Rella, nel ruolo di Anna, la figlia maggiore
Elena Bertini, nel ruolo di Teresa, un’altra figlia
Alessio Tomasi, nel ruolo di Giorgio, un altro figlio
Tarcisio Moser, nel ruolo di Gioan, il fratello di Bortolo
Paolo Nones, nel ruolo di Giacomo, un minatore
Paolo Pezzano, nel ruolo del parroco
Paolo Casagranda, nel ruolo del capitano della nave
Marco Michelotti, nel ruolo di Franzele, un amico
Manuela Debiasi, nel ruolo di una donna
e con la partecipazione del gruppo musicale “La Contrada” con :
Michele Rosa, al contrabbasso e flauto
Christian Rosa, alla tromba e flauto
Michele Tovazzi, alla chitarra e mandolino
Walter Filippini, alla fisarmonica
Alessandro Gaddo, al violino
Irene Fornasa, voce e percussioni
Luci di Stefano Bassetti
Ricerca musicale ed effetti sonori di Michele Rosa
Sceneggiatura di Roberto Volcan e Ivana Saltori
Scenografia di Paolo Nones
Regia di Sergio Bortolotti